Le scuse: gesto nobile diventato obsoleto con l’abuso

Le scuse: gesto nobile diventato obsoleto con l’abuso

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Buon giovedì scusante.

Siamo passati dall’arroganza di chi non si scusa mai a chi si scusa sempre e troppo, ma nulla cambia.

Si scusano i giocatori di doppio quando sbagliano una volè, si scusano gli amanti, scoperti, si scusano i politici quando non fanno, si è scusato ieri Fontana, Presidente della Regione più ricca d’Italia per i treni che non ci sono (non c’era sui binari nemmeno il convoglio delle 6.10 che doveva portare i viaggiatori a Milano), per l’energia elettrica che non c’era e che ha bloccato un treno, con il suo carico in piena campagna, al caldo e all’invasione di zanzare, non c’è stato nulla da fare per alleviare i passeggeri perché ferrovie non hanno autorizzato un locomotore di Trenord e nemmeno di usare pullman sostitutivi, a detta dei soliti ignoti portavoce.

Credo si tratti della lotta e delle ripicche tra FFSS e Trenord per la gestione delle linee regionali che le ferrovie vorrebbero togliere al partner, ma noi, delle scuse, ormai, non ce ne facciamo nulla.

Le scuse sono un gesto nobile, decaduto a inutile frase rituale che non serve e non risolve.

Al Presidente Fontana dico che da Lui, non mi aspetto scuse, ma decisioni: questa è l’unica cosa che deve fare.

Scusate se è poco.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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