Telefonini: attori nel disastro di Bologna

Telefonini: attori nel disastro di Bologna

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Buon mercoledì attento

Il disastroso tamponamento con successivo incendio di 23.000 litri di gas di petrolio liquefatto (GPL) hanno come attori principali i telefonini.

Non voglio parlare della ipotesi di distrazione da parte dell’autista, ipotesi al vaglio degli inquirenti, ma voglio invece parlare di quelli che filmavano e fotografavano la scena, allontanati bruscamente dal poliziotto che ora é indicato come eroe.

Qualche mese fa un uomo aveva pubblicato su un social la propria faccia con sullo sfondo una signora che si era gettata sotto il treno per farla finita e non ha mai voluto toglierla, nonostante le sollecitazioni e gli inviti.

L’altro giorno, invece di mettersi al riparo da quella che era l’inizio di una tragedia, in molti fotografavano e filmavano invece di dare una mano a sgomberare, come é giusto fare in caso di incidente e non a voler essere protagonisti per magari vedere pubblicata la foto o il filmino fatta con il proprio telefonino tuttofare.

Il poliziotto eroe, ferito e scottato per far allontanare le persone, come avrebbero dovuto fare da sole, dice di aver fatto solo il suo dovere e di non sentirsi un eroe, e, al di là della retorica, é verissimo, ma come si devono sentire quelli che mentre quest’uomo si sbracciava con la schiena bruciata, filmavano e fotografavano?

Non mi vengono le parole.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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