Manufatti malmessi

Manufatti malmessi

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Buon venerdì controllante

Un anno fa circa, parlando dei dei ponti ammalorati nella nostra provincia e aree limitrofe, concludevo ricordando che senza il contadino che segnalava una crepa e un pescatore che indicava un pilone malmesso, avremmo avuto più problemi di quanti invece non ne abbiamo avuti, per fortuna.

San Benedetto, Casalmaggiore, Viadana, tanto per nominare i ponti in difficoltà, hanno bisogno di chi li guarda ogni giorno e non solo su segnalazione di chi ha cura e interesse di ciò che lo circonda.

In questi giorni di disgrazia nel Genovese, oltre a tecniche rivelatesi non adatte, quello che risulta non adatta é la manutenzione, il piano manutentivo e il controllo sistematico dei manufatti.

Se non si facessero solo gare al ribasso, ma a contenuti e risultati, se si facessero collaudi rigorosi e non solo formali, se si pagassero le ditte costruttrici con puntualità e non con anni di ritardo, se si assumesse personale per la manutenzione e cura dei manufatti, raggiungeremo almeno due obiettivi: più lavoro e meno spese, perché le disgrazie costano molto ma molto di più dei piani manutentivi, e non solo in denaro.

A rileggerci alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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