Dall’isola di Ocno all’armadietto di Ocno

Dall’isola di Ocno all’armadietto di Ocno

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Buon lunedì recuperato

Dell’operazione dell’Ocno recuperato e trasformato in armadietti, donati ad una scuola cittadina, prendiamo la parte buona dell’opera, perché se conteggiamo quanto sono costati quei 20 armadietti, credo non risulti una operazione economica e vantaggiosa.

L’idea che il legno non muore mai, se non quando é bruciato, mi sembra il messaggio più importante di questa operazione di una impresa che, durata due anni, non ha reso quello che si proponeva, soprattutto perché la nebbia, l’inverno, l’umido, i piccioni, i gabbiani, le ponghe e il guano, sono stati sottovalutati nel lasciare le isole artificiali, esposte nell’inverno mantovano,

Recuperare il legno anche se gonfio di umidità, é quello che fa, da sempre la ditta che ha trasformato le piattaforme galleggianti, ormai inutilizzabili, in contenitori utili agli studenti di una scuola media di città.

L’assessore all’istruzione ha sostenuto, al momento della donazione, che quel legno da una cosa inutile é diventato utile.

Mi associo.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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