Buon martedì testamentario
Gli animali domestici, secondo il nostro ordinamento, sono beni e non soggetti di diritto, ma, finalmente, possono essere citati nei testamenti.
Non è per donare case e beni al fidato Fido o al miagolante Miciomicio, ma per garantire loro, in caso di nostra dipartita, che qualcuno si occupi del loro futuro, altrimenti, decisamente a rischio.
Come fare e, soprattutto cosa scrivere e chi indicare nel testamento, sono argomenti che verranno illustrati domenica al Papaqua, in Via Daino, dietro l’anconetta, vicino a piazza Polveriera.
Nel testamento, si potrà indicare una persona fisica o una associazione, che abbia nel suo statuto, come fine principale, la tutela e la protezione degli animali, concedendo loro un lascito in denaro che serva per scatolette e cure veterinarie future.
Siccome in questi, come in altri casi, anche le virgole contano, se siete intenzionati a tutelare i vostri compagni a quattro zampe, meglio non essere generici e mettere nero su bianco, con notarile precisione.
Di cani, ma soprattutto gatti abbandonati, ce ne sono già troppi, nonostante i social siano inondati di foto e filmini di gattini imploranti attenzione.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti