Dispersione scolastica: dispersione di opportunità

Dispersione scolastica: dispersione di opportunità

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Buon venerdì frequentante

Nella realtà Mantovana, secondo una rivista specializzata, la dispersione scolastica nella scuola superiore é del 28,5% se si prendono a riferimento gli ultimi cinque anni, se poi si considerano anche i cinque precedenti, cioè se il raffronto si fa su dieci anni, la percentuale schizza al 30,1%. Su 10 persone che incontriamo per strada, 3 non sono arrivate a concludere gli studi delle scuole medie superiori.

In Regione Lombardia siamo sul podio, fanno peggio di noi solo Brescia e Como con percentuali, nel quinquennio, oltre il 29%, ma non é una consolazione.

Tecnicamente di dispersione si potrebbe parlare solo relativamente alla scuola dell’obbligo che, secondo il nostro ordinamento arriva sino a 16 anni, cioè al secondo anno delle superiori, se si é in regola con le promozioni, ma purtroppo, la dispersione scolastica inizia molto ma molto prima.

Tra i fattori che facilitano la dispersione, l’ambiente famigliare ha la maggiore responsabilità, e in tanti paesi, rapportano gli aiuti economici, elargiti dai servizi sociali, anche al parametro della frequenza scolastica dei figli, valutando perciò, anche economicamente, l’impegno da parte dei figli a studiare e dei genitori, di far studiare.

Le strade per combattere l’abbandono, e con esso l’analfabetismo di ritorno e funzionale, sono diverse, bisogna avere la volontà e la dotazione umana ed economica, per gestire questa enorme perdita di opportunità per il singolo e per tutti noi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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