Pronto soccorso: Il lavoro che nessuno Italiano vuol fare

Pronto soccorso: Il lavoro che nessuno Italiano vuol fare

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Buon lunedì soccorrente

A Mantova mancano 7 medici nel reparto più impegnativo: il Pronto soccorso.

Sono stati sostituiti da laureati in medicina, Israeliani, Iraniani e Moldavi.

Questi extracomunitari non ci hanno rubato il lavoro, fanno quello che i medici Italiani non vogliono più fare per i turni stressanti, anche per colpa di noi utenti, al Pronto Soccorso.

A Mantova sono 170 persone al giorno che si riversano nel reparto più importante dell’ospedale, a Pieve 80, ad Asola 63.

Tra questi, la maggioranza (70-80%) sono codici Bianchi o Verdi, pertanto NON URGENTI mentre gli urgenti in codice giallo sono il 10-20%, e i gravi in pericolo di vita in codice rosso sono il 3% a Mantova e lo 0,5% ad Asola.

Si capisce che intasiamo il reparto più impegnativo di un ospedale, per cose che potrebbero essere risolte in parte con il buon senso e in parte dal medico di base che invece releghiamo a compilatore delle nostre richieste e ansie.

Basterebbe che metà di chi protesta per le lunghe attese, (i codici bianchi e verdi sono gli ultimi ad essere seguiti, giustamente), che il Pronto Soccorso, ritornerebbe ad essere il reparto che dovrebbe essere e non quello in cui é comodo andare per farsi fare tutte le analisi e le indagini in un solo colpo, magari gratis.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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