Il dubbio é intelligenza

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Buon martedì dubbioso

Così come si può mettere, nel retro di una busta da spedire, un qualsiasi mittente, anche per le e-mail, si può fare e usare lo stesso inganno.

Ad una Signora mantovana, hanno rubato l’account mail e la rubrica degli indirizzi, e hanno spedito una richiesta di aiuto, imbastendo una storia abbastanza credibile, inviandola agli amici, con due richieste: non dire niente ai familiari, per non allarmarli e l’altra di spedire 1000 euro per tirarla fuori dai guai.

Tutto era, ed é, ovviamente falso.

Così come é ormai un gioco da bambini creare una fasulla carta intestata usando un semplice elaboratore di testo, fondendo loghi copiati in rete, é altrettanto facile, se non di più, far credere che una mail sia di tizio mentre chi spedisce é un anonimo che ha sniffato, a tizio,l’accesso mail.

Diffidare, dare un colpo di telefono al mittente, che per ora, ancora, non riesce a simulare la voce del titolare, é sempre una buona norma, soprattutto di fronte a richieste di denaro via mail da persone conosciute.

Con i social che sono un colabrodo, relativamente alla riservatezza dei dati, dubitare é un necessario esercizio quotidiano.

Da sempre, il dubbio, é intelligenza.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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