Buon giornata rimembrante
Sette anni fa, alle 9 del mattino e alle 13, minuto più minuto meno, la terra sotto i nostri piedi riprendeva a tremare dopo i colpi dati all’alba di 9 giorni prima.
Da sette anni, immobili privati, ma anche tanti pubblici, sono ancora in attesa di essere ricostruiti o recuperati.
Molti Comuni dela nostra provincia, che secondo gli scienziati non avrebbero mai dovuto tremare, sono stati classificati più a rischio sismico per una faglia insospettabile che non sta ferma.
Siamo, con la ricostruzione, ancora indietro, rispetto alla confinante Emilia perché al momento della spartizione dei milioni di aiuti, il Governatore della Lombardia di allora, invece di precipitarsi a discutere e pretendere, se ne stava a Milano a difendere se stesso da accuse che poi, i Tribunali di tutti i gradi esistenti nel nostro paese, hanno ritenute fondate, incarcerandolo.
In quella occasione si spartivano i primi 500 milioni, e a noi sono arrivate le briciole (5%), anche perché l’Emilia ha chiesto e ottenuto che i conti si facessero sul numero degli sfollati, e non sui fabbricati lesionati e così, siccome i nostri Sindaci, invitavano a rimanere nelle case e quelli Emiliani a sfollare, é andata a finire come é finita, con l’Emilia che ha praticamente concluso tutti i recuperi, aggiungendo pure incentivi per negozi e attività produttive, e noi che ancora stiamo attendendo, nonostante l’impegno, comunque tardivo, della Regione Lombardia.
Sintesi per non perdere la memoria.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.
@robertostorti
Immagine tratta da:
http://www.newsmantova.it/it/societa/438-sisma-un-anno-dopo-le-ferite.html#.XO4VhS1aZZo
