Deiezioni canine e DNA

Deiezioni canine e DNA

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Buona giornata canina

Sarà capitato anche a voi di inciampare in deiezioni solide canine, non raccolte, o in sacchettini contenenti le stesse, non gettati negli appositi cestini.

Non é solo un problema mantovano ma di quasi tutte le città e a Carmagnola, in Piemonte, il Sindaco, stanco di pestarle, ha deciso di raccogliere in un database tutti i DNA dei 5.000 cani per poi poter contestare al proprietario, l’eventuale abbandono della defecazione del suo quattro zampe.

Come si sa, il DNA é univoco per ogni vivente, per cui é facile poi risalire all’animale che ha prodotto e, conseguentemente, a chi non ha raccolto.

Il prelievo per la catalogazione del DNA viene effettuato con un tampone salivare e non é assolutamente invasivo; le analisi per la mappatura iniziale sono a carico della comunità, quelle successive, per l’individuazione del responsabile dell’abbandono fanno parte dell’importo della sanzione, per cui sono a carico di chi abbandona e non raccoglie.

Carmagnola ha poco meno di 30.000 abitanti e 5.000 cani.

Facendo una proporzione, a Mantova, i cani saranno tra i 7.000 e i 7.500 per cui la stessa operazione é possibile come già si fa con l’anagrafe canina.

E’ una questione di igiene, soprattutto sui prati dei giardini e parchi frequentati da bambini, ma anche di civiltà, a cui non possiamo rinunciare.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#ImmaginiNONmie tratte dalla rete

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