Baby boom e baby bust

Baby boom e baby bust

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Buona giornata generazionale.

Dopo, ma anche durante e prima dell’ultimo sciopero mondiale per il clima a cui hanno aderito migliaia e migliaia di studenti della generazione Baby Bust (quella che smesso di fare bambini) gli anziani della generazione Baby Boom (immediato dopoguerra e anni limitrofi) hanno iniziato ad attaccarli e a volte anche ad insultarli.

Invece di cercare di capire cosa stavano dicendo a chi ha avuto la genialata di inventare l’usa e getta utilizzando, paradossalmente, non un materiale degradabile nel tempo ma il materiale praticamente indistruttibile come la plastica, hanno iniziato a fare le pulci sul fatto che sono andati nei bar, che usano il cellulare, che diventando grandi smetteranno di sognare.

Altri, ancora, hanno insultato, denigrato irriso.

Quelli del Baby Boom, a cui appartengo, non hanno fatto nulla per l’ambiente in 50 e più anni e si infastidiscono se qualcuno glielo rinfaccia.

Il futuro non é di chi ha 15, 20 anni ancora da vivere, ma di chi ne ha 70, 80 e forse più.

La generazione che ha protestato ha, in europa, 9,3 miliardi di anni come stock di vita, i baby boom, intesi come generazione, solo 2,1.

Deriderli ancora, é derubarli.

A risentici o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#ImmaginiNONmie tratte dalla rete

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