Aler: domande case, solo digitali

Aler: domande case, solo digitali

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Buon lunedì digitale

L’Aler ha deciso che per gestire le graduatorie delle case popolari da assegnare, si potranno fare solo domande digitali, sulll’apposito portale.

I portali pubblici sono un mix di vecchie procedure cartacee in scaffali virtuali, adattate all’informatica per cui, ad usarli, fatica l’informatico e fatica il neofita digitale.

Chiarito questo, credo che quella dell’Aler, sia una scelta che favorisce solo i patronati che vedranno aumentate le richieste del loro intervento, e non certo gli utenti finali

C’é un analfabetismo digitale diffuso, nemmeno di ritorno, perché più di una generazione si rifiuta sistematicamente e ostinatamente di capire come usare, al meglio, quello che di buono offre la rete e l’informatica in genere.

Una banca, con madre in Francia e filiali anche in Italia, ha adottato sportelli telematici e abolito quelli classico.

Dopo un po’ di tempo sono ricomparsi gli impiegati che aiutano molti clienti a usare le macchine per prelevare, versare e fare bonifici.

Accelerare solo sulla tecnologia, a volte, significa tagliare fuori ampi settori di società.

Prevedo che sia così anche per ‘obbligo Aler, di sole domande telematiche, a meno che non abbiano previsto personale di sostegno a chi non ha, o non sa , come usare un portale.

Ma allora, addio al ventilato risparmio di personale.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#immaginiNONmie tratte dalla rete

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