Intervenire prima, non dopo

Intervenire prima, non dopo

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Buona settimana previdente

Come risaputo, piove tanto più di prima e, siccome l’acqua va sempre nello stesso senso, ora ci attendiamo il passaggio della ennesima piena del grande fiume ma anche di quelli piccoli.

Spendiamo, dopo gli eventi, per ripristinare i disastri, circa due miliardi all’anno, secondo il Politecnico di Milano e, il doppio, secondo le associazioni dei costruttori.

Paghiamo l’incuria, il pressapochismo il “non è un mio problema” delle manutenzioni mal fatte o mai fatte e di costruzioni dove dovevamo lasciare le piante a frenare l’impeto delle acque.

I Comuni devono pianificare i loro bilanci non partendo dall’introito degli oneri di costruzione ma vietando di costruire dove è evidentemente pericoloso perché domani, poi, ci costerà di più degli oneri incamerati.

Monitorare ponti e argini è ormai un obbligo, sistemarli, dopo le verifiche, però non può essere un optional.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie tratte dalla rete

 

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