Tripla güciàda

Tripla güciàda

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la partita vista da Ciffo

 

“Güciàda = gugliata. Quella quantità di filo, seta e simili, che s’infila nella cruna di un ago per cucire”.  Da cui: “güciàr” = far calzette (Arrivabene, vocabolario Mantovano-Italiano). Da cui l’applicazione un po’ strampalata alla tripletta del mantovan Guccione all’Alfonsine. Da cui i tre gomitoli in luogo dei palloni nel disegno di copertina. È la mia allegra sintesi della netta vittoria del Mantova sul “campo di patate” (Gazzetta) di Alfonsine; vittoria che ha mantenuto la nostra squadra in testa, e che, per la sconfitta del Fiorenzuola, ne ha raddoppiato il distacco, ora a -6. Alé!

Il giovin mister dell’Alfonsine Mattia Gori, pur riconoscendo la superiorità del Mantova, dice giustamente e orgogliosamente che la sua squadra ha tenuto botta fino al primo gol del Guccione, arrivato solo al 36’: punizione di Scotto, un difensore riesce solo ad alzar di testa, la palla spiove dietro il mucchio verso la porta, dove piombano ben quattro biancorossi, ed è Guccione, più svelto di tutti, che la mette dentro. Forse i difensori biancocelesti, rimasti tutti, meno uno, belli fermi, pensavano che la prendesse il loro portiere…(clicca sul disegno per ingrandirlo)

Il raddoppio subito al 3’ della ripresa: Scotto in contropiede serve il Guccio che (1) entra in area e (2) sinistreggia a giro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

La tèrsa güciàda la riva al 20’, sempre su servizio dello Scotto, ed è quasi la fotocopia del secondo, con la differenza che stavolta Guccione, prima di sgomitolare in rete, lascia sul posto un omino biancoceleste. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Ciliegina: non s’è preso manco un golletto. Ch’as séma indrisà?

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