Pillole di antica saggezza contadina (Febbraio 1)

Pillole di antica saggezza contadina (Febbraio 1)

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Carissimi, buona giornata da Maria Vittoria Grassi per le prime pillole di febbraio, un “febbraio febbraietto, corto, corto e maledetto!” che quest’anno è un po’ meno corto perché, come sapete, il 2020 è bisestile..

A Febbraio era tempo, soprattutto per i contadini di una volta, di scrutare cielo e clima, per avere anticipazioni sull’esito dei raccolti.

Bene: bastava arrivare al 2 di questo mese, giorno della Candelora, per avere le prime previsioni. Dicevano infatti, soprattutto in campagna, quando erano ancora lontani i tempi delle cartine metereologiche e dei telegiornali, che il clima sarebbe stato brutto se febbraio fosse cominciato col sole: “Se bat al sol in sal Candlìn, poar povrìn!” oppure “S’a bat al sol in sla Candela la sarà na brüta primavera”.

In ogni caso, la festa della Candelora prende il nome dalla Candelina che, il 2 febbraio, i devoti andavano a ritirare in chiesa, una candelina benedetta, che veniva poi appesa al muro e serviva a molti scopi benefici: scongiurava la grandine, aiutava a tener lontane le malattie, curava le screpolature dei piedi e (sgocciolata) le scottature.

Ma torniamo alle date: dopo la Candelora, (per Madonna Candelora dall’inverno sema fora) arriva anche S. Biagio (3 febbraio), che fa parte di una serie di santi “protettori” di qualche malanno fisico.

San Biagio, come forse saprete, protegge dalle malattie della gola, tanto che permane ancora l’usanza di andare in chiesa  a  farsi benedire, appunto, la gola.

Forse non tutti però collegano questa pratica religiosa con il ricordo di quando, per fortuna molti anni fa, era diffusa la difterite, chiamata anche, in dialetto, mal dal grop perché uno dei sintomi di questa malattia è la difficoltà nel deglutire. La difterite mieteva molte vittime purtroppo, soprattutto tra i bambini: ecco dunque che si ricorreva a S. Biagio perché tenesse lontano appunto il mal dal grop.

Si tramanda infatti che il santo, mentre veniva condotto al martirio, incontrò una madre che gli presentò il figlio morente perché una lisca di pesce gli ostruiva la gola. Così il santo diede la sua benedizione al ragazzo e lo guarì.

Mi fermo qui per ora, alla prossima e grazie da Vittoria!

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