Spaghét e fadiga

Spaghét e fadiga

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la partita vista da Ciffo

“Ma che spaghét! em cücà an bèl spagnét!”, così dicevamo per raccontare che si era preso un bello spavento… “Spaghét” o anche “spigòt”, come ricorda l’Arrivabene, per dire “tremarella, paura”. È quello che s’è provato assistendo (o ascoltandone la radiocronaca) alla partita del Mantova a Sasso Marconi, dove s’è rischiata la prima sconfitta, proprio col cambio allenatore deciso dalla società, che all’indomani del pareggio con la Vigor Carpaneto, ha licenziato il prode Brando e affidato la squadra al duo Garzon-Cuffa.

In un “primo tempo da incubo” (Gazzetta) il Mantova è andato sotto per il solito svarione difensivo e ha acciuffato il pareggio su rigore solo a 3 minuti dalla fine …

39’: tale Seck fa secko Carminati sorpreso da uno sciagurato retropassaggio di Galazzini, e, vanamente inseguito sia dal povero Carminati, che per giunta cade al limite dell’area, sia da Venturini, dribbla anche il nostro Athanasiou e deposita elegantemente in rete. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Alla fine del primo tempo capitan Altinier, su invito di Guccione, calcia al volo ma –ahimè- sul palo. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Nell’intervallo il duo allenante si fa sentire e il secondo tempo è un assalto, con la palla che non vuol entrare e col rischio di un loro raddoppio… ma fortunatamente, allo scadere il bravo Minicleri viene atterrato in area e lo Scotto freddamente (!) rigoreggia. Ma che spaghét! (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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