Fadiga e spaghét

Fadiga e spaghét

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la partita vista da Ciffo

Titolo rovesciato rispetto alla volta scorsa, nel senso che anche stavolta la fatica c’è stata ma, dato che il Mantova ha segnato nel primo tempo, lo “spaghetto” (nel senso di spavento/paura ecc.) è arrivato negli ultimi minuti, quando il Forlì s’è buttato sotto la nostra porta, ha rischiato di pareggiare e l’arbitro non fischiava mai la fine (6 minuti di recupero!).

Insóma, na partidàsa: il Forlì non lasciava giocare, il Mantova stentava a ingranare e l’arbitro non si decideva a fischiare (dicono che c’erano anche due rigori).

Ma, ben o mal, l’è andada (anche se il mister forlivese Paci dice che la sua squadra avrebbe meritato il pareggio): il Mantova ha vinto e il Fiorenzuola ha perso, ragion per cui il vantaggio è ora  di 7 punti.

Dei due nostri allenatori, stavolta ho disegnato Cuffa, perché è quello che, in piedi, s’è sgolato per tutta la partita, col “titolare” Garzon composto in panchina.

Il Mantova parte forte, ma non c’è verso di vedere un tiro in porta e un’azione decente. Solo al 34’, annoto un bel cross di Scotto, con Altinier che devia di testa verso la porta e Guccione che per un pelo non riesce a correggere dentro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Il gol al 42’: recupero di Minicleri (fuori quadro), palla a Scotto che la passa a Guccione (1); due passi e (2) sinistrone nell’angolone. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Secondo tempo del Lello e finale con lo “spaghetto”: nel disegno “l’ultimo brivido” (Gazzetta) al 50’, con testata d’un tal Beduschi e palla a un millimetro dal palo… ma che fadiga! (clicca sul disegno per ingrandirlo)

 

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