Sui social le scuse non bastano più

Sui social le scuse non bastano più

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Buon inizio di settimana diversa

Oggi è un lunedì diverso, con le scuole chiuse non solo per carnevale, che non si farà più o per la Bigolada, che é stata rinviata, é diverso perché é l’inizio di una settimana anticontagio.

Le scuole chiuse per questo tipo di motivo, a mio ricordo, ci sono state nel 1957, anno della pandemia Asiatica, ma allora, la chiusura era dovuta a mancanza di operatori tutti allettati, sia perché si girava di meno sia perché la medicina, e la prevenzione, erano 60 anni più indietro di ora.

Non c’erano, allora, i social, che ci fanno diventare tutti virologi, come diventiamo tutti CT della Nazionale di Calcio, quando ci sono i campionati Mondiali o Europei.

I social, comunicano, ma moltiplicano anche i timori veri, e quelli quasi sempre falsi e a proposito, “cade a fagiolo”, la condanna inflitta la settimana scorsa, a una signora mantovana che ha insultato pesantemente una conoscente.

All’alba dei social le persone si scusavano e tutto finiva lì; adesso, giustamente, si viene puntiti penalmente ed economicamente, perché l’insulto, non può essere gratuito, così come la diffusione di false notizie e di allarmi.

Diffidiamo di chi sbraita e guardiamo solo i siti ufficiali, per la nostra salute, fisica e mentale.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio.

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