Buona domenica ristretta
Il desiderio di guarire è la medicina in più per uscire da una lunga malattia o da un intervento operatorio importante.
La stessa cosa vale per questo nostro confinamento in casa che, da oggi, almeno in Lombardia, diventa sempre più stringente perché stringente è la situazione dei contagi e dei ricoverati.
Vivere questa situazione, pensando che se ne uscirà, è sicuramente l’atteggiamento che aiuta più della depressione e della incazzatura contro “il destino cinico e baro”.
Come le aziende che facevano calze e collant e quelle che facevano materassi si stanno riciclando in produttrici di mascherine, sia per cercare di far quadrare i conti, sia per aiutarci a non essere in mano alla mafia dell’emergenza, così dobbiamo muoverci, trasformando il confinamento in una opportunità per imparare nuovi modi di interconnessione, per adottare stili di vita più sani e non strafogarci di biscottini fatti in casa, per trovare modi, in funzione degli spazi che abbiamo a disposizione, per mantenerci tonici che è un’altra ulteriore medicina.
Sono esercizi che ci serviranno anche per il futuro, perché, anche quando la curva dei contagi tenderà ad appiattirsi, dovremo continuare a stare all’erta, prima di poterci baciare e abbracciare come si faceva solo un mese fa.
Meglio attrezzarsi in tutti i sensi.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
#fotoNONmie Immagini di repertorio