La curva si appiattisce. Medici cubani vestiti leggeri

La curva si appiattisce. Medici cubani vestiti leggeri

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Buon martedì ottimista

Intanto, per la prima volta, la curva dei contagi, cala un po’, in Lombardia; frutto dei sacrifici di chi sta in casa, non gironzola, non ne approfitta del cane o della spazzatura portata via a sacchettini sempre più piccoli; una volta l’umido, una volta la plastica, l’altra il vetro per guadagnare metri e tempo, fuori casa.

Ridurre i contatti significa ridurre i contagi e le dimissioni dei guariti stanno lasciando liberi una settantina di posti al Poma di Mantova.

Vanno a casa e saranno monitorati proprio a casa loro.

Forse è la luce in fondo al tunnel, sempre sperando che non siano i fari del treno che ci sta venendo incontro, per usare un luogo comune e un po’ di leggerezza.

Ma non è il momento di mollare la presa; è proprio il momento di tener duro, perché è evidente che questi sono i risultati del comportamento di 15 giorni fa, quando i permessi erano maggiori delle attuali restrizioni.

Intanto, come detto, ieri, a Crema, sono arrivati i 52 volontari medici cubani che lavorano già nell’ospedale da campo allestito, ma sono arrivati, non dico in bermuda, ma con abbigliamento piuttosto leggero, proprio nell’unica settimana in cui sta tornando l’inverno con minime sotto lo zero, sia oggi che domani.

I cittadini stanno cercando di vestiti più pesanti mentre loro già si sono messi al lavoro, proteggendosi con camici e mascherine, non dal freddo, ma dal virus.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio

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