Buona festa liberante
Liberarci dal Covid19 con il plasma estratto dal sangue dei guariti, non è una fantasia ma una festosa realtà.
All’ospedale di Mantova, nel reparto di Terapia Intensiva Respiratoria, diretta dal Primario Giuseppe De Donno, si applica una metodica intuita già 100 anni fa, al tempo della Spagnola, ma, allora, senza la tecnologia moderna della separazione del plasma, i risultati non sono stati sorprendentemente efficaci come nei casi seguiti a Mantova e Pavia, le uniche due realtà Lombarde che usano la metodica del plasma donato dai guariti.
Detto in parole poverissime, immettendo nelle vene dei pazienti colpiti dal virus, plasma con anticorpi, l’efficacia dei questo “supervaccino”, come lo chiama De Donno, è praticamente immediata per cui si sono visti miglioramenti nel giro di ore, potendo così staccare dai ventilatori forzati, i pazienti.
Questa fantastica scelta, e intuizione, ha almeno due grandi vantaggi.
Il primo è quello che fa guarire in tempi brevi, da un virus sino a qualche giorno fa sconosciutissimo.
Il secondo è che non costa: non si devono pagare diritti a nessuna casa farmaceutica, basta riuscire a convincere sempre più pazienti, guariti dal covid19, a donare il sangue, ma questo non dovrebbe essere un problema insormontabile.
Giusto ricordare chi in questi giorni, ci mette, oltre alla faccia “mascherinata”, anche la testa:
De Donno (pneumologia), Franchini (ematologia) Casari (malattie infettive).
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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