Lombardia: sierologico e tamponi a pagamento

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Buon giovedì di mercato

Il Veneto, l’Emilia e la Toscana cercano i contagiati facendo tamponi e controlli, in Lombardia non si fanno, perché non ci sono più reagenti.

La sbandierata “eccellenza sanitaria lombarda”, quando è arrivata l’epidemia si è trovata impreparata ed è sprofondata nella vergogna perché aveva tagliato tutte le scorte dei laboratori.

Lo dice il Corriere della Sera, il più diffuso quotidiano italiano, non un foglio qualsiasi, citando propri servizi e una indagine dell’Espresso, nella speciale rassegna stampa per abbonati, di ieri.

In Veneto, tanto per fare un confronto tra due regioni con Presidenti dello stesso partito, per individuare i positivi, isolare solo loro e permettere a tutti gli altri di muoversi, si fanno tamponi e controlli gratuiti e a nastro, da noi, si passa la palla ai laboratori privati che si fanno pagare 40 o 50 euro solo per il sierologico, per il tampone almeno il doppio.

Perché?

Perché i dirigenti delle Aziende Sanitarie, tutti di nomina diretta e politica, tra gli obiettivi premianti con ben 15 punti, avevano il taglio dei magazzini e per non perdere il premio hanno svuotato anche le taniche dei reagenti. (delibera XI/1681 votata da tutta la Giunta e dal Presidente il 27 maggio 2019)

So benissimo che nessuno di noi sputa nel piatto in cui mangia, e proprio per questo le nomine non possono essere per tessera o appartenenza.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio.

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