Scuole: ripensare il trasporto pubblico

Scuole: ripensare il trasporto pubblico

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Buona domenica trasportabile

Tra i problemi da risolvere per la ripresa scolastica, di cui ancora manca la data certa, c’è quello del trasporto con mezzi pubblici.

Se elementari e in alcuni casi medie sono servite da servizi appaltati dai comuni con scuolabus, che comunque non potranno caricare lo stesso numero di scolari/studenti del prima covid, il vero problema nascerà, per gli studenti delle superiori.

L’Apam già doveva mettere in campo, tra le 6 e 8 del mattino, e tra le 13 e le 14, un numero di mezzi e di autisti, che poi doveva tenere fermo per buona parte della giornata.

Siccome quasi certamente, quando riprenderanno le scuole, rimarranno le regole sul distanziamento fisico e sul carico non superiore al 60% dei posti, il problema si ripresenterà, aggravato.

Le ipotetiche soluzioni sono: o l’impossibile raddoppio del numero di mezzi o la sfasamento dell’orario di inizio e fine delle lezioni, sfasamento che non potrà essere dell’ordine dei minuti, ma, almeno,delle ore per permettere, andata e ritorno dello stesso bus.

Il rischio maggiore è che, come si è fatto sin qui per la scuola, ognuno si dovrà arrangiare con danno all’economia, alla salute e al traffico privato, che, inevitabilmente, aumenterà.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio

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