L’occasione, fa l’uomo ludopatico

L’occasione, fa l’uomo ludopatico

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Buon martedì indipendente

Chiuse le sale slot, proibite le scommesse, niente gratta e vinci, fermato il superenalotto, i 90 e più giorni di quarantena, hanno dimostrato che togliere le occasioni agli azzardopatici è una delle strade per ridurre la ludopatia.

Comunque la si pensi, questa malattia non è un affare di chi ce l’ha ma è un affare nostro, cioè sociale, perché i 7800 mantovani che si mangiano anche le mutande proprie e quelle dei famigliari, ma anche di altri, poi, diventano problemi di tutti.

Ridurre il tempo di apertura della sale, possibilmente coordinando gli orari tra comuni limitrofi per evitare il pellegrinaggio dei disperati da gioco, è il minimo che si può chiedere,ma siccome ogni sindaco è sceriffo in casa sua, anche questo è un traguardo non ancora realizzato.

Ora si è pure aggiunto il Ministero dell’interno che, sulla base di due sentenze che indicano in 6 ore massime il tempo di chiusura della sale, invita i Sindaci ad attenersi, per cautela, a queste indicazioni, non conteggiando tre sentenze che invece dicono che il tempo può essere anche maggiore.

Ridurre le tentazioni ai 7800 ludopatici riducendo il tempo di apertura delle sale, è una strada ancora molto in salita e così, a Mantova e provincia, si continuano a bruciare, sull’altare della dea bendata, che invece vede bene i propri interessi, 482, milioni all’anno, che sono 1 milione e trecento al giorno, in giochi d’azzardo.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#FotoNONmie Immagini di repertorio

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