Lavarsi, lavarsi, lavarsi le mani

Lavarsi, lavarsi, lavarsi le mani

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Buon sabato lavante

Il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Mantova è l’unico che ha posti riservati per la Covid, e non sono nemmeno tutti occupati.

Era, ed è, il più attrezzato a controllare e controllarsi dalle malattie infettive; gli altri hanno dovuto imparare alla svelta a difendersi.

E’ diretto da un primario antiallarmista e pragmatico.

Nel giorno in cui si aprono contemporaneamente le discoteche (si potrà ballare però solo se all’aperto) e possono riprendere i giochi di contatto, ci ricorda che non dobbiamo scordare quello che abbiamo imparato in questi mesi: no assembramenti, mascherinarsi, naso compreso, che rimane più aperto della bocca e, soprattutto, igienizzarsi e lavarsi le mani ogni volta che tocchiamo qualche cosa che possono aver toccato anche altri.

Carrello della spesa, soldi, maniglie, tastiere degli ascensori e del bancomat, sono solo alcuni esempi.

Sfruttiamo i gel igienizzanti che troviamo all’entrata e all’uscita di ogni negozio o luogo aperto al pubblico e soprattutto, come dice il Dott. Casari a fine dell’intervista rilasciata alla Gazzetta di Mantova, elencando le ultime tre cose da fare spesso: lavarsi le mani, lavarsi le mani, lavarsi le mani.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio

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