Donare le eccedenze di grana e vino

Donare le eccedenze di grana e vino

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Buona domenica donante

La forzata chiusura e il lento riavvio di bar, pizzerie e ristoranti ha portato ad avere le botti piene di vino invenduto e i capannoni stracolmi di grana.

Per non dover allargare le cantine e comprare nuove botti e non dover acquisire nuovi capannoni e attrezzarli per la stagionatura delle forme di formaggio, le strade sono solo due: diminuire la produzione o donare l’eccedente se non si vuole far crollare i prezzi per eccesso di offerta.

Donare a chi ne ha più bisogno, e l’elenco dei cittadini che hanno e avranno bisogno di aiuti sta vertiginosamente crescendo, è la strada che intende percorrere il Consorzio del Grana Padano, integrando il contributo del pubblico che dovrebbe investire i 90 milioni del fondo emergenziale destinato alle filiere in crisi, con proprie risorse.

In altre parole, un contributo per la donazione di ogni forma di grana, pagata dal pubblico corrisponderà un’altra forma, o forse meno, “offerta” dal consorzio.

Se la proposta può funzionare per il formaggio, vedo qualche complicazione per il vino che però può diventare la parte alcoolica dei sanificatori per mani, di cui, come detto ieri, avremo un gran bisogno anche in futuro.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio

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