Da grande fiume a fiume secco

Da grande fiume a fiume secco

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Buon giovedì irrigante

Ormai è un classico: il PO è sempre più spesso secco, soprattutto, con poca acqua per irrigare campi e coltivazioni.

Ognuno di noi può fare qualche cosa per risparmiare un bene che, ci stiamo accorgendo ogni anno, non è infinito; l’agricoltura e l’industria anche, adottando soluzioni tecnologiche idonee al risparmio idrico.

L’agricoltura, che senza acqua morirebbe, sta affrontando seriamente il problema di questa sterzata che la natura sta dando alle piogge, che genera bombe d’acqua che non servono, centellinando invece la pioggerellina che sarebbe tanto utile.

Abbandono della irrigazione a scorrimento, ma anche quella con i getti e adozione di sistemi che indichino se, quando e dove, la terra ha sete, sono solo alcuni dei metodi adottabili.

Intanto la scelta delle coltivazioni non è secondaria; la riduzione dell’assetato mais, oltre all’uso di sistemi di controllo dell’umidità reale al suolo, porterebbe già ad una riduzione dal 20 al 70% dell’acqua necessaria perché, ormai, è un dato di fatto che il Po sta diventando sempre più secco, e, soprattutto, che qualche cosa, dobbiamo fare.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie tratte dalla rete. Immagini di repertorio.

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