
Buon martedì elettorale
Le liste che si presentano per le amministrative del 20 settembre, hanno dovuto presentare i preventivi di spesa per la campagna elettorale, come previsto da una legge del 1993.
La politica, come tutte le cose, costa; far finta di niente è ipocrita.
Anche sui social “gratuiti”, se non paghi ti vedono sempre e solo quelli.
Negli Stati Uniti, ormai, solo i miliardari possono permettersi una campagna elettorale; allora cosa volete che siano i 56.000 euro preventivati dal centrodestra e i 45.500 dal centrosinistra?
Sono il costo di un bilocale con uso cucina in valletta Valsecchi o valletta Paiolo, con l’incognita, però, delle spese condominiali.
Quello che più sorprende comunque è il divario enorme tra gli schieramenti citati e le altre liste concorrenti che preventivano cifre dell’ordine delle migliaia di euro.
Se i voti fossero proporzionali all’impegno di spesa, sembrerebbe non esserci più trippa per gatti.
E di gatti, in questo giro, ce ne sono 432 solo a Mantova.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
#fotoNONmie tratte dalla rete.