Al trist, al pégar e ‘l malsicür

Al trist, al pégar e ‘l malsicür

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la partita vista da Ciffo

Il titolo (per i non mantovani: il triste, il pigro e il malsicuro) può sembrare spietato ed eccessivo per riassumere la sconfitta del Mantova a San Benedetto del Tronto, visto che i nostri eroi non han giocato male, al punto che il mister sambenedettese Montero ha elogiato il nostro Troise (“grande”) e la sua squadra (“gioca bene”). Ma questo trio di aggettivi mantovani mi è venuto in mente vedendo che il risultato è triste, i biancorossi sono stati spesso lenti nella manovra e mica tanto sicuri in difesa. Se poi usate il “trio” per pitturare le tre sconfitte del Mantova, vedete che calza a pennello. E poi è divertente, e quindi sdrammatizzante. L’importante è che non riguardi il futuro.

Passiamo ai gol subiti (2) e mancati (almeno 2).

Quelli subiti sono arrivati nel primo tempo.

Al 33’ tal Nocciolini snocciola dal limite e Bianchi, nel tentativo di ostacolarlo, devia quel tanto che manda la nocciolina nell’angolino. Sembrava un eurogol ma lascio al lettore l’aggettivo appropriato. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 42’ l’eurogol arriva davvero, ed è una gran botta guardacaso di Botta, lasciato colpevolmente libero di avvicinarsi all’area e di tirare: palla sotto la traversa e 2-0. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

I gol mancati nella ripresa.

Al 29’ un cross dalla sinistra viene malamente respinto da un omino blu ostacolato, credo, da Vano; palla al neoentrato Ganz (métal sü prima!) che spara dal limite, ma il Nobile portiere paratoneggia. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 33’ Gerbaudo crossa (o tira) da destra, un omino blu respinge corto e Ganz (métal sü prima!) (1) raccoglie e (2) indirizza nell’angolo opposto, ma il Nobile ri-paratoneggia. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

A scusante c’è da dire che ci sarebbe stato un fallo da rigore su Vano nel primo tempo, e addirittura io ne ho visto uno anche nel secondo. Ma tutti ricordano il detto di Boskov: “È rigore se l’arbitro fischia”. E il signor Angelucci non ha fischiato. Sarà per un’altra volta. Coraggio, che il male è di passaggio (sperém).

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