Na squadra col sandüc

Na squadra col sandüc

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la partita vista da Ciffo

Per i non mantovani devo chiarire che “sandüc” (con la “c” dolce come quella di “ciao”) è il singhiozzo. È che il nostro Mantova va proprio a singhiozzo: vince, perde, perde, vince, perde e vince. Non si capisce ancora qual è il vero Mantova, e sarà il caso che mister Troise vi ponga rimedio quanto prima. Dunque, col Matelica altra cinquina. Ma non si pensi che questo 5-2 voglia dire dominazione assoluta: un nostro quotidiano scrive che il Matelica, non solo non ha mai mollato, ma ha anche giocato meglio. Dunca, pepartèra e bala avanti.

Ah, un nota sulla bella maglia azzurra del Mantova. Mi ha ricordato quella originale biancoceleste che ammiravo quand’ero bambino, un secolo fa.

I gol ala svelta parchè i è tanti.

13’. Lucas per Di Molfetta che tira; il giallo portiere respinge ma non trattiene e il Ganz figlio d’arte è svelto a metter dentro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Tutti gli altri nella ripresa.

3’. È un tal Volpicelli che, volpone, di testa frega difensore e portiere, ed è pareggio meritato. (clicca sul disegno per ingrandirlo).

Reazione del Mantova che arriva al 3-1 con due rigori, uno dopo l’altro al 7’ e al 12’, entrambi segnati dal Ganzo che calcia prima da una parte e poi dall’altra. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

(clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 17’ il Di Molfetta s’inventa un gollastro da 200 metri, e fa il 4-1. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Ma il Matelica npn s’arrende e accorcia le distanze al 30’ con Calcagni tra il dormiveglia dei nostri scalcagnati (ma lo dico per ridere) difensori. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Dulcis in fundo, al 50’ il bel gol di Cheddira, che, servito elegantemente in contropiede da Vano, mette dentro dopo una gran volata da metà campo. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

5-2, e speréma ch ‘l sandüc as ferma prest, parché col sandüc as pœl gnanca ridar.

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