Al Mantova al şœga fin ch’al pœl e ‘l Padova al segna...

Al Mantova al şœga fin ch’al pœl e ‘l Padova al segna quand al vœl

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la partita vista dal Ciffo

Il Mantova gioca fin che può e il Padova segna quando vuol. È la mia sintesi di questo mirabolante 6-0 inflittoci dal Padova al Martelli. Infatti, non è che il Mantova non abbia giocato; e per questo non sono tanto d’accordo con i nostri quotidiani che titolano roboantemente e tragicamente (“resa indecorosa“e”onta indelebile”). Non dicevano qualche settimana fa che si poteva “sognare” e non solo puntare alla salvezza? Il Mantova ha giocato fin che ha potuto; il guaio è che il Padova ha segnato quando ha voluto; certo, molto per colpa “nostra”, ma molto anche per merito suo. Il mio modesto parere è che non eravamo fenomeni quando s’è vinto segnando 5 gol, e non siamo da buttare ora per averne preso 6. Mia figlia mi ha ricordato che “è meglio perdere una partita 6-0 che 6 partite 1-0″ (Boskov il saggio). Dónca, bala avanti!

Sei disegni per i gol e uno per l’occasionissima che ci poteva fruttare il gol della bandiera.

4’.Tal Chiricò finteggia sulla destra e crossa per Cissè che c’è anche troppo e testeggia. E uno. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

 

16’. Visto che di lì si passa, ci prova ora un certo Hraiech che crossa, Tosi non la prende, e tal Bifulco appoggia elegantemente in rete. E due.(clicca sul disegno per ingrandirlo)

Dato che non s’è giocato poi così male (difesa rimaneggiata a parte) speriamo nella ripresa. Macché.

21’. Chiricò, lanciato da Cissè, decide di chiricheggiare di persona e, arrivato al limite dell’area, sinistreggia nell’angolino. E tre. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

25’. Cross da destra e tal Firenze tocca per Halfedsson che si guarda bene dal perdonare. E quattro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

27’. Guccione pallonetta il celeste portier padovano, palla sulla traversa, un difensore respinge, Gerbaudo ribatte, Ganz tira nella porta senza portiere ma con un altro omino nero che repinge dalla linea. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

35’. Ormai agh sém pü. Non ci siamo più. Tale Kresic, col benestare dei nostri difensori, schiaccia di testa verso la porta un cross, Biasci arriva prima di Tosi e la mette dentro di petto. E cinque. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

46’. Stavolta Kresic testeggia direttamente in porta. I è sié e s-ciao. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

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