Pino Daniele “Terra mia” (1977)

Pino Daniele “Terra mia” (1977)

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Pino Daniele
“Terra mia”, 1977 (Emi)
Blues “napoletano”

di Riccardo Savazzi

È il 13 aprile 1980 quando io, Amelia, Antonio, Paolo e Stefano, dopo molte peripezie causa la fitta nebbia, raggiungiamo la “Lucciola Sound” di Concordia MO dove si esibisce, contornato da pochi spettatori, Pino Daniele.
A tarda ora, finito il concerto, rientriamo a Mantova ma ancora pervasi dall’adrenalina accumulata durante il concerto decidiamo di aspettare l’alba in compagnia di un po’ di vino e cantando le canzoni del Pino a squarciagola.
Così inizia la mia passione concertistica per Pino Daniele che discograficamente però già conoscevo grazie ad Enzo Bosio, che frequentava come me, in quegli anni, RadioBase.
“Terra Mia” venne pubblicato nel 1977 ma in pochi allora apprezzarono il ventiduenne napoletano dai capelli vaporosi e con un grosso faccione.
Infatti il disco vendette solo 3.000 copie, per poi essere riscoperto negli anni successivi, quelli che accompagnarono la fama nazionale di Pino.
Come detto il disco passò un po’ sottotraccia ma già in questo primo lavoro sono presenti brani che negli anni successivi caratterizzeranno l’identità dell’artista, sia per la sonorità che per i testi, determinandone il successo.
Tra quelli presenti nell’album voglio citare Terra mia, Suonno d’aire, ‘Na Tazzulella ‘e cafè, Libertà e Napule è, che divenne una delle sue prime canzoni lanciate in radio grazie a Renzo Arbore, conduttore all’epoca della trasmissione Alto Gradimento.

Buon ascolto.

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La musica è stata ed è la colonna sonora delle mie giornate, di studio, di lavoro e di svago. Mi piace leggere, amo in modo viscerale la montagna ed in particolare, anche se può sembrare un paradosso, il Südtirol dove, da diversi decenni, trovo rifugio nei mesi estivi.