Il Mare Senza Stelle

Il Mare Senza Stelle

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Buongiorno a tutti! 🤗 In questa recensione vorrei consigliarvi un fantasy molto originale, che ho scoperto grazie ad un mio amico di Instagram: “Il Mare Senza Stelle” di Erin Morgenstern, edizioni Fazi.

“Una volta, tanto, tanto tempo fa, Tempo si innamorò di Fato. […] Le stelle cospirarono per separare i due […]”. È da qui, da un amore che dura dalla notte dei tempi, che parte tutto. È da qui che partono tutte le storie, apparentemente indipendenti, di questo libro. Tante storie, una dentro l’altra, come una matrioska, e tutte in qualche modo collegate.

Tutte che trovano la loro conclusione in quella di Zachary Ezra Rawlins, figlio di una veggente. È uno studente universitario introverso e solitario, quel tipo di persona che preferisce trascorrere le serate in biblioteca piuttosto che in una stanza affollata.

Ed è proprio in biblioteca che si imbatte in un libro molto particolare, che non ha né un titolo né un autore, ma sul retro sono incisi tre simboli: un’ape, una chiave e una spada. Gli stessi simboli che erano dipinti sulla porta che Zachary ha trovato quando era piccolo e che non ha mai aperto.

Il figlio della veggente si incuriosisce e comincia ad indagare. Così scopre che quel libro viene da un luogo negli abissi della Terra, un luogo dove le storie di ogni tempo vengono protette e narrate in continuazione, un luogo fatto di storie.

Però tre personaggi di queste storie hanno cominciato a vagabondare e si sono smarriti. Toccherà proprio a Zachary riportarli nella loro storia, con l’aiuto di Dorian e lo zampino di Mirabel, che altri non è che… Indovinate un po’ chi? 😜

“[…] Le storie migliori siano quelle che danno la sensazione di proseguire, da qualche parte, fuori dallo spazio della storia.” Questo libro è proprio così: le varie storie danno sempre la sensazione di continuare, sia prima che dopo. I lettori più pignoli potrebbero definirle inconcludenti, ma in realtà si completano a vicenda e, nonostante la trama principale sia quella di Zachary, in realtà non ce n’è una: tutte le storie hanno un ruolo ugualmente importante.

La narrazione è molto lineare e coinvolgente. Alcune parti potreste doverle rileggere un paio di volte ed è un libro che richiede una certa concentrazione, però, vista la quantità di storie, il fatto che sia lineare è importante. È vero anche che serve un po’ di pazienza per cominciare a capirci qualcosa (e vi avverto che ci sono parecchie pagine 😉), ma se ci riuscirete alla fine farete fatica a chiuderlo.

Devo ammettere che forse il linguaggio è un po’ troppo delicato, perché i personaggi sono quasi tutti adulti… Penso che un linguaggio più forte l’avrebbe solo reso più realistico.

È un romanzo per chi ama le storie più che i libri; un romanzo per i sognatori a cui non piace stare con i piedi per terra. Però vorrei darvi un consiglio: se avete qualcosa contro i LGBT+ non leggetelo. Non fareste altro che odiarlo, e questo libro, come tutti gli altri, può piacere o meno, ma decisamente non merita di essere odiato per un motivo del genere.

Buona avventura e a rileggerci presto 😘👋 da

Alisea Z.

Voce parlante di Maria Vittoria Grassi

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