
Buon lunedì carbonifero
Non c’è bisogno di attendere i dati delle centraline ARPA circa le polveri sottili e sottilissime.
Basta passare una mano sul parabrezza di un’auto in osta, guardarsi poi i polpastrelli e il palmo per vedere quanto rimane nera di carbone.
Uso il termine carbone, che non è scientifico, ma da l’idea di quanto ingeriamo mettendo a repentaglio i nostri bronchi con maggior accanimento su bambini e anziani.
Non possiamo usare auto che fumano, caldaie che fumano, ciminiere che fumano, camini che fumano, trattori che fumano, e, soprattutto, stare in casa, in ufficio e in auto, vestiti come se fosse sempre primavera.
Dobbiamo cambiare abitudini, smettere di sostenere, ipocritamente, che tanto non serve se non lo fanno tutti; intanto cominciamo a cambiare.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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