Buona domenica risvegliante
I nostri fiumi, laghi e anche canali, sono terreno di predazione, da parte di cittadini europei dell’est, che pescano anche nelle pozzanghere, per poi immettere sul mercato i prodotti delle loro scorribande.
Lo possono fare, sia perché sono criminali senza leggi e regole, sia perché mancano proprio le leggi che sono ferme in commissione agricoltura, bloccate da lobby dei pescatori professionisti, dalla pandemia e dal tormentone della elezione del Capo dello Stato.
Sfruttando il fatto che in Veneto ed Emilia, regioni a noi limitrofe e confinanti, non è vietato pescare professionalmente in laghi, fiumi e canali, “lavano” il pescato nelle nostre acque fingendo che arrivi da quei territori, immettendolo poi sul mercato, anche nostrano, con false attestazioni di provenienza e salubrità.
Darsi una mossa è il minimo che possiamo chiedere ai nostri rappresentanti legislatori.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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