Buon martedì attraversante
Domenica si è conclusa, tra gli argini di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, una manovra e un’opera dell’ingegno, straordinaria: due archi che costituiscono la parte centrale del futuro ponte sul Po, si sono congiunti, al millimetro, e non era così scontato.
E’ una manovra che rimarrà nella storia, senza dubbio.
Il problema però non è celebrare un’opera dell’ingegno, è fare un ponte e, per finirlo, purtroppo, c’è ancora tanta da fare.
Manca l’accordo, ancora non firmato, tra Provincia e ditta costruttrice, del tratto in golena.
Nella stesura dell’appalto si è parlato solamente del tratto in alveo, tralasciando quello in golena che “cuba” 14 milioni circa. Perché non so perché.
La firma è annunciata per i prossimi giorni, poi ne passeranno altri per le autorizzazioni e tra un anno e mezzo, se tutto andrà bene, si demolirà il vecchio ponte e si sposteranno gli archi al loro posto definitivo.
Questo è, per ora, quel che è certo, del futuro ponte.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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