Io mi fido di te – Storia dei miei figli nati dal...

Io mi fido di te – Storia dei miei figli nati dal cuore, ed. Mondadori

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Buongiorno a tutti! 🤗 Oggi voglio cominciare facendovi questa domanda: avete presente Luciana Littizzetto? Quella che fa la pubblicità dello spolverino Swiffer e che tutte le domeniche è ospite a “Che tempo che fa” su Rai 3? La presentatrice del programma “La Bomba” su Radio Deejay? Ecco, in questa recensione vi parlerò del suo libro “Io mi fido di te – Storia dei miei figli nati dal cuore”, edizioni Mondadori.

Non vi racconterò la trama, perché non c’è un intreccio vero e proprio. È più una raccolta di aneddoti familiari che ripercorrono le esperienze vissute con i suoi due figli affidatari, Jonathan e Vanessa.

Si parte, naturalmente, da come è nata l’idea di prendere in affido un bambino. Le trafile burocratiche, la scoperta che i bambini saranno ben due, il tentativo di conquistare la loro fiducia, il senso di inadeguatezza di una madre “sostitutiva”, il confronto con le altre madri. L’infanzia difficile, le montagne russe dell’adolescenza, i comportamenti a volte sclerotici di questi due fratelli che sono come il giorno e la notte. Il tutto alternato a curiosità sulla maternità nel mondo animale, che a me, personalmente, hanno fatto impazzire.

È raccontato in un modo che dà la sensazione di avere l’autrice di fronte a sé. Di essere seduti con lei al tavolino di un bar e ascoltarla mentre racconta un pezzo della sua vita, con il suo entusiasmo, la sua foga, il suo linguaggio incensurato e la sua gestualità.

Ha un’ottima capacità di spiegare e far capire un mondo così contorto come quello dell’affido anche a chi, come me, non ne sa nulla. Riesce a raccontarlo senza dare giudizi, con la sensibilità che non tutti hanno nel parlare del genitore “primario”, mostrando pregi e difetti di ogni personaggio, compresa lei stessa.

L’idea di alternare aneddoti familiari a curiosità legate al mondo animale l’ho trovata decisamente azzeccata.

Concordo con lei nel dire che la MAMMA sia quell’essere che sceglie di crescere un bambino/a/i: il portare in grembo un bimbo non fa necessariamente di una donna una mamma.

Credo che una donna non debba sentirsi costretta a portare avanti una gravidanza non desiderata. Sarebbe giusto dare gli stessi diritti che ha il genitore naturale ad una donna che decide di crescere un figlio non suo.

È un libro pieno di spunti di riflessione, ma anche leggero, ironico e divertente… Insomma, da leggere senza dubbio!

Beh, a questo punto non mi resta che augurarvi buon divertimento e buona lettura! 🤗👋

Alisea Z.

voce parlante: Maria Vittoria Grassi

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