Buon sabato fuggente
Di fronte a 111 medici che se ne vanno volontariamente dalle strutture pubbliche per iniziare altre esperienze professionali, non sono infatti contati quelli che sono andati in pensione, “a ghè quèl chà tòca” come avrebbe detto mio nonno, ma anche mia nonna.
I dati, raccolti da uno dei sindacati più rappresentativi della categoria dei medici ospedalieri, arrivano sino al 2019 cioè prima dello stress che ha innescato la pandemia.
Quando si andrà alla conta, è probabile che saranno non solo riconfermate le percentuali di abbandono ma sicuramente aumentate.
C’è qualche cosa che non va nella sanità pubblica e sarebbe opportuno che si affrontassero i disagi di chi ci lavora, proprio partendo dalle fughe dei medici e, conseguentemente, di conoscenze e professionalità sottratte ai cittadini.
Non si può permettere, o pensare, a una sanità, solo, o prevalentemente, privata.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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