Scintigrafie notturne: Regione ritira la mano

Scintigrafie notturne: Regione ritira la mano

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Buon sabato annunciante

La Regione Lombardia ha comunicato con grande clamore di aver trovato il modo di ridurre le code di attesa per gli esami diagnostici nelle sue strutture pubbliche.

Per un anno si sperimenteranno le prestazioni diagnostiche come TAC, Risonanze e Mammografie, anche in orari serali e notturni.

I direttori che dovranno attuare queste direttive, non avendo trovato dotazioni sufficienti di fondi, si sono dimostrati da subito perplessi, ben sapendo che il lavoro notturno va pagato il doppio, ammesso che si trovi chi lo intende fare, con organici sottodimensionati e sotto stress da due anni. Mancando fondi adeguati, è una missione quasi impossibile.

Ecco allora il ritiro della mano dopo il lancio del sasso, con la bella favola che il provvedimento “da ampia libertà alle Aziende di organizzare queste attività”.

In altre parole, l’annuncio, è solo puro marketing.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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