Il commercio sta cambiando

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Buon martedì vendente

Il commercio al dettaglio, come si sarebbe detto solo qualche anno fa, sta cambiando e, purtroppo, in senso negativo, con una diminuzione di punti vendita e anche di bancarelle dei mercati cittadini e rionali.

La pandemia è stata il discrimine non solo per chiusure e riaperture ma perché le grandi aziende hanno adottato la vendita diretta, on-line, che prima o snobbavano o che non praticavano per rispetto dei loro storici clienti rivenditori.

Scoprendo, ma ci voleva poco, del risparmio, saltando la percentuale da dare a quello che un tempo si chiamava “rappresentante”, ma anche per superare il momento in cui tutti eravamo chiusi in casa, anche i marchi più prestigiosi ora vendono on-line con il grande vantaggio, rispetto al negozio o alla bancarella, di poter proporre tutte le taglie e tutti i colori delle collezioni, per fare un esempio che vale per l’abbigliamento, ma non solo.

Se poi ci si aggiungono affitti dei negozi, in linea con il mercato di un tempo ma non con quello attuale, il gioco della crisi è innescato.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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