DAL BIG BANG ALLE ONDE GRAVITAZIONALI

DAL BIG BANG ALLE ONDE GRAVITAZIONALI

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Intervista realizzata da Sofia e Agata

Nonostante tutti lo chiamino Big Bang, molti testi ci avvertono di non pensare a esso come a unesplosione in senso tradizionale. Piuttosto, si trattò di una espansione improvvisa e su scala immensa. Ma che cosa fu a provocarla? Un’ipotesi è che il nostro Universo derivi dal residuo di un precedente universo collassato, in un eterno ciclo di espansioni e collassi come la sacca di un respiratore artificiale. Altri attribuiscono il Big Bang a quello che viene definito falso vuoto”, campo scalare” o ancora energia del vuoto”: un qualcosa che introdusse nel nulla preesisente una certa dose di instabilità. Entro i prossimi 15 anni si potrà ascoltare l’eco del Big Bang. Non è fantascienza, ma una delle nuove promesse della fisica. Ad affermarlo è lo scienziato Kip Thorne, uno dei pionieri della ricerca sulle onde gravitazionali nonché teorico della possibilità di viaggiare tra le stelle sfruttando i cunicoli dello spazio-tempo. Scoperte le onde gravitazionali: Einstein aveva ragione - Corriere.it

Come aveva fatto Galileo in precedenza, anche LIGO si è rivolta verso il cielo, scoprendo un segnale mai visto, quello prodotto dalla collisione di due buchi neri, e aprendo in questo modo le porte a una nuova astronomia, quella gravitazionale. La scoperta del segnale gravitazionale da parte di LIGO è avvenuta grazie alla finestra aperta sul cosmo dallo studio multimessaggero dei fenomeni più estremi dell’universo. A parlarci di questi studi saranno Massimiliano Razzano, professore associato al Dipartimento di Fisica all’Università di Pisa, la cui attività di ricerca si concentra proprio su questo tipo di approccio e Gianluca Ranzini, astrofisico, divulgatore e caporedattore di Focus.

     

Professor Razzano e professor Ranzini, spesso riguardo al Big Bang si pensa ad un’enorme esplosione, simile ad un boato. Secondo lei, questo suono può essere simile a qualcosa che è possibile sentire sulla Terra? Se sì, a cosa in particolare

Questa è una bella domanda. Partiamo dal fatto che quando parliamo di Big Bang, quindi grande scoppio,  dobbiamo considerare che nello spazio i suoni non si propagano quindi la dovremmo immaginare come un’esplosione silenziosa, in realtà. Ed è un’esplosione che ha dato origine a tutto l’Universo quindi una cosa molto particolare che richiede molta immaginazione. Qui sulla Terra possiamo immaginarci delle grandi esplosioni ma l’idea di un’esplosione silenziosa da cui è nato l’Universo è qualcosa che dobbiamo vedere con gli occhi della mente

Gli scienziati Weiss, Barish e Thorne si sono aggiudicati il Nobel per la Fisica è quando hanno annunciato di aver trovato le prove sperimentali dell’esistenza delle onde gravitazionali, le increspature nel tessuto dello spazio-tempo già teorizzate da Einstein. Come verranno utilizzate per captare il suono del Big Bang? E soprattutto, come si riesce a risalire ad una esplosione di circa 15 miliardi di anni fa?

Le onde gravitazionali sono un nuovo modo, un nuovo canale, un nuovo strumento per studiare l’Universo e le sorgenti cosmiche e ci aspettiamo, un domani, di riuscire anche ad osservare le onde gravitazionali che si sono create quando è nato l’Universo. Le teorie che conosciamo ci dicono che subito dopo il Big Bang l’Universo ha attraversato una fase in cui c’è stata un’espansione accelerata, esponenziale, che noi chiamiamo inflazione. In questa fase dovrebbero essere state emesse delle onde gravitazionali che tuttora permeano lo Spazio/tempo e con gli strumenti attuali, ma anche con quelli di futura generazione, ci aspettiamo di poter riuscire a vederle; quindi riusciremo a vedere l’eco del big bang con le onde gravitazionali

Le onde gravitazionali sono fenomeni molto importanti per comprendere e spiegare la maggior parte delle leggi fondamentali della fisica e possono fornire informazioni sull’origine dell’universo e su come si formano o muoiono le entità astronomiche. Pensa che potrebbero esserci utili per scoprire quanto è grande l’universo? Quali altre scoperte si potrebbero fare grazie a queste increspature?

Sicuramente siamo all’inizio di una nuova era per lo studio dell’Universo perché conosciamo le onde gravitazionali, o meglio le abbiamo rivelate, da pochi anni. Einstein ne aveva ipotizzato l’esistenza oltre un secolo fa però noi le abbiamo in realtà scoperte da pochi anni. Quello che possiamo fare con le onde gravitazionali è andare ad indagare una parte dell’Universo che non possiamo vedere con i normali telescopi come ad esempio i buchi neri, che non emettono luce e perciò non si possiamo studiare con le normali strumentazioni. Quindi le onde gravitazionali ci aiuteranno sicuramente ad indagare questi e altri fenomeni che non conosciamo ancora. Il bello di questo tipo di indagini e della ricerca in generale è che non sappiamo cosa ci aspetta; noi stiamo in ascolto dell’Universo e ciò che è più interessante è quello che non ci si aspetta più di quello che invece è atteso.

[Valentina Vitali]

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