La ragazza dei colori Ed Garzanti

La ragazza dei colori Ed Garzanti

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Buongiorno a tutti! 🤗 Il colore di oggi è… l’arcobaleno. O meglio, tutti i colori con tutte le relative sfumature, intesi come vita, speranza e rinascita.

“La ragazza dei colori” di Cristina Caboni, infatti, è proprio un libro sul potere dei colori, dell’arte come forza impossibile da imprigionare, come libertà di espressione capace di superare il tempo e lo spazio.

La cosa che ho amato di più di questo libro sono stati i titoli dei capitoli… Lo so che sembra strano 😂😅, ma è perché l’autrice ha scelto di usare come titoli dei capitoli proprio i colori con la loro descrizione e il loro significato. Oltre ad essere molto poetica, originale e, se vogliamo, anche inaspettata… Da amante dei colori, come potevo non adorare questa cosa? 🤪

Per il resto 🤔… Forse in alcuni punti è leggermente prolisso e ho avuto la sensazione che la storia corresse un po’ troppo (presumibilmente era necessario per far stare tutto in meno di 300 pagine), ma tutto sommato è una bella storia, scritta in modo scorrevole, che si fa leggere.

Tra le altre cose, evoca molto bene l’orrore della Seconda guerra mondiale, i rastrellamenti, la continua paura di perdere qualcuno, ma anche la speranza che possono donare l’amore e la pittura.

TRAMA: Stella non è più sé stessa ormai da molto tempo. È stata licenziata, non ha la possibilità di trovare un altro lavoro in Italia, ha perso la casa… Ma soprattutto ha smesso di dipingere. È stata una scelta volontaria, certo, eppure lei sente che, senza la pittura, è come se non respirasse. D’altra parte, quando i colori ti abbandonano, non puoi continuare a lavorare con loro, no?

Ma proprio mentre sta partendo per andare a trovare sua zia Letizia prima di lasciare l’Italia, alla stazione del treno Stella incontra il medico Alexander. Tra i due c’è subito una fortissima attrazione, nonostante lui sia un uomo decisamente misterioso e si rifiuti di farsi conoscere più del minimo necessario. E lei non ha certo bisogno di una relazione occasionale!

Così si separano convinti di non rivedersi mai più, ma, appena arrivata da Letizia, Stella scopre che lo zio le ha lasciato dei disegni. Disegni che sembrano assolutamente normali, se non che, quando li vede, Letizia ha un malore e inizia a farneticare. Così la nipote ha l’occasione di chiamare Alexander per fargliela visitare. Da quel momento si cercano sempre più spesso, ma Stella è preoccupata per la zia e si chiede perché abbia avuto una tale reazione di fronte a dei semplici disegni.

È qualcosa che ha a che fare con il suo passato di insegnante durante la Seconda guerra mondiale? E perché lo zio ha lasciato proprio a Stella quei disegni? Voleva semplicemente darle una spinta per ricominciare a dipingere o voleva fare in modo che Letizia si liberasse dal peso di una colpa non sua?

In un viaggio tra Bardolino, Sirmione e Nonantola, Stella scoprirà cose su Letizia – e anche su sé stessa – che non avrebbe mai potuto immaginare.

Buona lettura e buona… “pittura”! 🤗👋

Alisea Z.

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