Ciclisti e pedoni deboli nel traffico

Ciclisti e pedoni deboli nel traffico

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Buon giovedì luttuoso

Per un giorno abbandono la cronaca locale per parlare di strada, dei suoi pericoli, che mietono morti, come successo ieri, a un noto ciclista professionista, travolto e schiacciato da un Tir che poi non si è neanche fermato, forse perché non si è nemmeno accorto di avere accartocciato una bici con sopra il suo conducente.

Muoiono 250 ciclisti all’anno, uno ogni giorno e mezzo, e 600 pedoni, quasi due al giorno.

Ciclisti e pedoni sono l’anello debole degli utenti della strada e, invece di richiamare attenzione rispetto, proprio perché deboli, non sono nemmeno notati.

La morte di uno noto, come il caso di Rebellin ieri e Scarponi cinque anni fa, riporta sulle prime pagine il dramma quotidiano di chi, meno noto, paga con la vita la sua passione o il solo fatto di volere usare le gambe e non un motore.

I legislatori non possono voltare la faccia come i pirati della strada.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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