Non sappiamo cosa c’è sotto

Non sappiamo cosa c’è sotto

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Buon lunedì catastale

La costruzione del sottopasso per accedere alla stazione ferroviaria di Mantova ha ricevuto una battuta d’arresto a causa di un tubo, che per ora non si sa di chi sia, incontrato alla profondità di tre metri.

Ne mancano altri 12 per arrivare alla quota di progetto che si attesta a -15 metri.

In settimana si scoprirà di chi è il tubo, non della TEA che ha già dichiarato che non è suo, ma sotto tutti hanno qualche cosa da far passare: dal gas, all’acqua, dal teleriscaldamento ai cavi di Enel e a quelli per le linee telefoniche tradizionali e, ora, si sono aggiunti quelli della fibra per internet.

Maria Teresa d’Austria, per fare cassa, ma anche ordine, ha inventato, e imposto, il Catasto delle unità immobiliari di superfice; qualcuno avrebbe dovuto, e dovrebbe, imporre quello del sottosuolo, più “abitato” di quello in superfice, così, almeno non si avrebbero sorprese come queste che bloccano lavoro e aumentare i costi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

Immagini di repertorio tratte dalla Gazzetta e Voce di Mantova e dalla rete, senza esplicite, bloccanti, indicazioni di copyright o con impossibilità di risalire, con certezza, al titolare dell’immagine stessa

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