AA.VV. “Nuggets – original artyfacts from the first psychedelic era, 1965–1968” (1972)

AA.VV. “Nuggets – original artyfacts from the first psychedelic era, 1965–1968” (1972)

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Artisti Vari
“Nuggets – Original artyfacts from the first psychedelic era, 1965-1968”, 1972 (Elektra)
Garage Rock-Protopunk-Psichedelia

di Paolo Pisi

Pietra miliare molto particolare trattandosi di una compilation pressochè sconosciuta in Italia, con brani di band altrettanto sconosciute ai più (salvo qualche selezionatore di Radiobase che ha inserito nel palinsesto qualche “pepita”, “Nuggets” appunto).
Ma a buon titolo stiamo disquisendo di una pietra miliare assoluta, imprescindibile per molte band nate negli anni 70-80, prime fra tutte i Television di Tom Verlaine e gli alfieri della New Wave, i Pere Ubu, che eseguivano in concerto alcuni dei brani raccolti in questo doppio LP, curato dal grande Lenny Kaye, critico musicale e chitarrista di Patti Smith, che Rolling Stones colloca nei primi 200 migliori dischi di tutti i tempi.
Si tratta di una raccolta di singoli pubblicati fra il 1965 e il 1968 da misconosciute band di garage rock o psichedeliche, la cui carriera spesso si esaurì nell’arco di pochissimi dischi, se non addirittura di una manciata di singoli.
Ma per chi è un po’ più addentro il rock americano di fine anni 60, i nomi dei 13th Floor Elevators, dei Blue Magoos, dei Seeds e degli Electric Prunes diranno sicuramente qualcosa.
Il riff di basso di Black Night dei Deep Purple, ad esempio, è preso pari pari dal giro di Nothin’ Yet dei Blue Magoos, presenti nella compilation con la loro hit “Tobacco Road” contenuta nel loro primo LP “Psychedelic lollipop”, universalmente riconosciuto come uno dei primissimi dischi psichedelici e risalente al 1966, prima quindi di The Piper and the gates of dawn dei Pink Floyd di Syd Barrett. Ma come non citare fra le pepite di “Nuggets” “You’re gonna miss me” dei 13th Floor Elevators, uscito come singolo nel 1965 e contenuto nel loro album d’esordio “The Psychedelic Sounds of the 13th Floor Elevators” uscito pressochè in contemporanea al disco dei Blue Magoos.
O i Seeds, forse i primi in assoluto con il loro album eponimo, con la loro hit “Pushin’ too hard”.
E ancora “I Had Too Much to Dream”  degli Electric Prunes, coverizzata in Italia dai Corvi di Angelo Ravasini con il titolo “Sospesa a un filo”, i protopunk Standells, gruppo cui hanno tributato ispirazione i Ramones e i Sex Pistols, con la loro “Dirty water”, gli Strangeloves, antesignani del garage rock già nel 1965 con “I want Candy”, arrivata fino al numero 11 della Billboard Hot 100, gli Shadows of Knights e tutti gli altri.
Nel 1998 la Rhino Records pubblicò poi un cofanetto di 4 cd ancora più esaustivo che oltre alle 27 tracce del “Nuggets” originale conteneva ben altre 91 tracce (118 totali, dunque !) a mo’ di summa di quella musica confinata nello stretto ambito di pubblicazione 1965-1968.
Ma noi ci accontentiamo delle pepite del vinile originale…

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Nato a Mantova nel 1964. Medico legale, bioeticista e docente universitario, lavora all’ASST di Mantova; è Consigliere dell’Ordine dei Medici di Mantova.