Christopher Cross “Christopher Cross” (1979)

Christopher Cross “Christopher Cross” (1979)

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Christopher Cross
“Christopher Cross”, 1979 (Warner Bros.)
Pop/Rock

di Luca Petruzziello

Pochi artisti hanno potuto vedere il loro album di esordio diventare un successo planetario!
Accade a Christopher Cross; ed è sotto la guida di uno che la sa lunga in fatto di produzioni, e non solo, Michael Omartian (Donna Summer, Michael Bolton Whitney Houston, Rod Stewart…giusto per citarne alcuni) che riesce sin da subito a conquistare il cuore di noi ascoltatori!
Se brani come Ride like the wind, la parte iniziale, come la voce di Michael McDonald nel corso del brano,  si fissa nella mente come le campane di Hells bells degli Ac-DC, e Sailing (la cui intro iniziale mi viene alla mente subito dopo aver ascoltato Teorema incisa da Ferradini qualche anno dopo) hanno bisogno di poche presentazioni, è con Minstrel Gigolo, I really don’t know anymore e Say you’ll be mine, con Nicolette Larson (Lotta love il suo successo più grande che credo  non abbia bisogno di presentazioni) che il lavoro di Cross diventa immortale nella sua interezza!
Ed ancora Never be the same, Poor Shirley, The light is on, e la meravigliosa Spinning (in duetto con la Larson).
La voce di Cross…attraversa i brani senza problemi, raccontandoci storie che chiunque potrebbe vivere, come un menestrello moderno che girovaga per l’intero globo!
Un po’ di rock, una spruzzatina funky, un assaggio di blues, un accenno jazz, un passaggio sudamericano e tanto tanto easy …ed il cocktail vincente prende forma!
Il parterre dei musicisti poi è di tutto rispetto; si va da Victor Feldman a Lanny Castro e Larry Carlton…insomma un disco da ascoltare e riascoltare senza annoiarsi mai…il giusto epilogo di un’epoca che di lì a poco lascerà il passo a strutture musicali che si avvieranno a grandi passi verso il nuovo secolo!
Cross convincerà anche gli scettici, firmando il brano più famoso della colonna sonora di Arturo, film che aveva come protagonisti Liza Minnelli e Dudley Moore, insieme al trio:  Bacharach, Sager ed Allen! ”Best that you can do”  il brano che credo non abbiano ascoltato in pochi all’epoca!
Insomma, se vogliamo sognare come una volta, passare un pomeriggio tranquillo o semplicemente passeggiare non dimentichiamoci di questo lavoro…
Quando ascoltai per la prima volta Cross…stavo studiando ed ero poco più che un bambino ed ancora oggi riascoltando l’intero album, ogni volta che indegnamente scrivo qualcosa ascolto sempre la musica dell’artista di cui devo raccontare, mi emoziono come allora…thanks sister! Ma come sempre un’altra storia!
Buona musica a tutti

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