Ch’ la sia na biricórsa

Ch’ la sia na biricórsa

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la partita vista dal Ciffo

“Biricórsa” (che ha ormai sostituito l’espressione “biscorsa” dell’Arrivabene, vocabolario Mantovano – Italiano) = rincorsa: “il dare addietro per saltare e lanciarsi con maggior impeto”. Dunque, che sia una rincorsa: un passo indietro, sì, ma per ripartire con slancio nei famigerati playout. È questa la mia ritardata (scusate) e sintetica sintesi della partita persa col Padova.

34’. Primo gol padovano. Russini riceve su punizione, tacco per Kirvan che tocca a Jelenic, cross, e testatona di Delli Carri che scarretta in rete. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

46’. Il pareggione. Mensah dribbleggia e crossa basso, un padovano respinge corto e Pierobon golleggia con un bel destròn. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

56’. Il vantaggio padovano. Russini in contropiede (e in fuorigioco?) viaggia fin dentro l’area, dove si scontra con Tosi Ghilardi e compagnia; la palla s’innalza e Jelenic vola testeggia e segna a porta vuota. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

72’. Occasionissima mantovana (stranamente non rilevata dai nostri giornali!) e pareggio mancato: Guccione scivolando serve un innominato biancorosso al limite, retropassaggio per De Francesco che pennella per un 2° innominato biancorosso sulla sinistra; passaggio testaiolo per Bocalon che col testòn sbaglia il colpòn. Peccatòn. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

81’. Terza pera padovana, su corner. Matteucci e Delli Carri sul pallone, “l’è tua l’è mìa l’è morta a l’ombrìa” (Brera), arriva Ilie e l’è fnida. (clicca sul disegno per ingrandirlo). Ch’ la sia na biricórsa.

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