I principi Cercacolori (1)

I principi Cercacolori (1)

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Per le piccole storie di Maria Vittoria Grassi:

Un giorno, nel famoso solito paese di CHILAMAIVISTO  ci fu un importante raduno di principi delle favole. Il motivo del raduno era che ormai i principi azzurri non usavano più e quelli che erano rimasti, assolutamente disoccupati da decenni.

La maggior parte si era rintanata in qualche castello polveroso e viveva di stenti. Altri si accontentavano di partecipare a qualche festicciola di bambini, venendo per lo più derisi e costretti a fuggire spaventati da ragazzini (abituati a mostri supereroi e robot) che si sbellicavano di fronte ai loro cappelli piumati e ai loro costumini di raso. Altri ancora si erano così incartapecoriti che non sapevano più neanche fare il loro mestiere. C’era chi aveva dato una mazzata in testa alla Bella Addormentata nel bosco, chi aveva fatto cadere da cavallo la povera Biancaneve (tre costole rotte), chi aveva slogato la caviglia a Cenerentola nell’infilarle la scarpetta, chi, trasformato in ranocchio, non era più riuscito a diventare umano del tutto e gracidava, e così via.

“Così non si può andare avanti!” esclamò il principe dei principi, che ormai aveva la calzamaglia tanto lisa in più punti che si intravedeva al di sotto la pelle rugosa. “Hai ragione” dissero tutti in coro gli altri, “bisogna trovare qualche stratagemma per ritornare a galla!”. Pensa che ti pensa, cominciarono a circolare varie proposte. “Io direi di diventare Principi Verdi – disse uno che si era tenuto aggiornato con i tempi – potremmo diventare sostenitori dell’ambiente e fare gli ecologici. Forse così qualcuno ci chiamerà a partecipare a qualche favola ambientalista”. “Buona idea – disse qualcuno – però allora perché non diventare principi Rosa: potrebbe essere gradito a qualche gentile signora che sarebbe stimolata a citarci nelle sue storie”. “Io dico invece – dichiarò un terzo – che dovremmo essere Principi Bianchi: poi ognuno, raccontando le sue favole, ci darà il colore che vuole e che gli sembra più adatto!”. Le tre proposte piacquero e furono messe ai voti. Poi, siccome avevano cominciato a litigare e volavano piume di cappello dappertutto, il Capoprincipe decise che avrebbero tentato di lanciarle tutte e tre: avrebbe vinto la proposta che avesse prodotto il maggior numero di chiamate. La compagnia si sciolse con qualche mugugno ma la sera stessa le tre proposte comparvero sulla Gazzetta delle Favole di Una Volta e Biancaneve, che tanto non aveva niente da fare tutto il giorno, fu incaricata di smistare le chiamate e tenerne il conto.

A questo punto occorre lasciare tempo alla gara con un po’ di sana suspense: provate

 a immaginare la conclusione della storia  e aspettate il prossimo appuntamento ( tra due settimane) per sapere come andò a finire.

Un caro saluto e alla prossima! Da Vittoria

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