Ancora Cardel-Lino, Tarta-Ruga e altri simili

Ancora Cardel-Lino, Tarta-Ruga e altri simili

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Le piccole storie di Maria Vittoria Grassi ecco

In un giorno d’autunno Cardel- Lino si svegliò infreddolito tra i rami del suo consueto albero di prugne. Gli faceva male la schiena perché ormai le foglie sui rami erano poche e rinsecchite. Così guardò verso il basso per individuare un cumulo di foglie adeguato dove poterci frullare dentro un po’. Scese, si lavò il becco in una pozzetta d’acqua e, come sempre, guardò verso il rosmarino per avvicinare la sua buona amica Tarta – Ruga. Ma Ruga non c’era.

Si avvicinò saltellando e sbirciò sotto il rosmarino. “Ehi – vacci piano – borbottò il rosmarino, Ruga non c’è”! Scusa, trillò squillante come sempre Cardel – Lino, non pensavo che tu …” “Che io che cosa?  – ribattè burbero il rosmarino – Intanto ci presentiamo: io sono Rosma – Rino, per te e Ruga semplicemente Rino. E di te so tutto perché, come è noto, io sono il Re dei curiosi. Il rosmarino può infilarsi e ascoltare ovunque: non conosci il detto “Sei come il Rosmarino?”. “Non sono esperto di proverbi , balbettò Lino, ma si può sapere dov’è Ruga?”. “Sta scavando – sussurrò frusciando Rino- è dietro al cespuglio di La-Vanda!”.

Lino ringraziò e si avvicinò al cespuglio- “Scusi -Vanda, cercavo Ruga!” “Signora Vanda per te, pennuto svolazzante! – ribatté La – Vanda, altezzosa – Ruga è qui sotto, come tutti gli anni in questa stagione: cerca di fare un bel buco, senza danneggiarmi le radici. Ruga è molto più rispettosa di te!”. E finalmente da sotto sbucò anche un pezzo di Ruga, tutta sporca e piuttosto intorpidita. “Mi spiace Lino, sarei venuta a salutarti ma …” e sbadigliò con la sua bocca tutta rugosa. “Perché, dove vai? – chiese Lino stupito – sono io che venivo a salutarti. Parto con la mia famiglia verso luoghi più caldi e tornerò l’anno prossimo… Ma tu dove vai?” Nessuno gli rispose. Lino sentì allora la voce flautata di La – Vanda: “Zitto! Sta già dormendo! Ruga va in letargo fino alla primavera. Non lo sapevi? Resta proprio qui sotto, da adesso a lei ci penso io!” La -Vanda chiuse si suoi rametti sopra Ruga e un po’ raddolcita concluse” Buon viaggio Lino! Ci rivediamo, spero, l’anno prossimo”!

Lino si guardò intorno: la sua famiglia aveva già preparato i bagagli per la nuova avventura. Fece un ultimo trillo verso Rino e Vanda e saltò sul Prugno: era pronto per un arrivederci!

Un caro saluto e alla prossima da Vittoria

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