Il giocoliere e la rosa – Vita erotica di Gabriele D’Annunzio

Il giocoliere e la rosa – Vita erotica di Gabriele D’Annunzio

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Buongiorno a tutti! 🤗 Oggi voglio consigliarvi un libro un po’ diverso da quelli che vi consiglio di solito e che mi ha sorpreso positivamente: “Il giocoliere e la rosa – Vita erotica di Gabriele D’Annunzio”, pubblicato da Gilgamesh Edizioni.

(Sì, lo so che a molti di voi forse non piacciono i romanzi erotici, ma state tranquilli, ok? Adesso vi spiego. 😉)

Quando ho saputo che Fausto Bertolini stava scrivendo un libro su D’Annunzio ho pensato: “Bleah!”, perché di solito non apprezzo molto le biografie.

Però questa non è una vera e propria biografia, e neanche un vero e proprio romanzo erotico. La scrittura, le metafore e soprattutto le immagini sono molto oniriche, ti fanno sentire come se stessi leggendo la trascrizione di un sogno.

All’inizio risulta un po’ ripetitivo, con il Clown che illumina il volto di una delle donne di Ariel, gli lancia le lettere per formare il nome e alla fine il ricordo dell’avventura erotica che c’è stata con lei. Ma poi la trama si sposta nello studio dell’artista Michetti e sul quadro “La figlia di Iorio”.

Da lì in poi c’è molta suspense, perché l’autore continua a dire che Gabriele aveva già trovato la “figlia di Iorio”, ma non se n’era reso conto. Il nome di questa donna – e quello del Circo – verrà svelato solo nei capitoli finali, il che rende il lettore estremamente curioso. 😵

L’unico “difetto”, se così si può chiamare, è che certe scene di nudo possono risultare un po’ imbarazzanti, però alla fine non sono così tante… E soprattutto non sono troppo lunghe.

Ovviamente il linguaggio è abbastanza complesso, per essere in linea con il personaggio di D’Annunzio, però se si legge con calma non è impossibile capirlo. Il tutto condito dalle interazioni tra i personaggi, l’Autore e il lettore, tipiche di Fausto e che fanno morire dalle risate, anche perché a volte sono davvero inaspettate.

E poi c’è la poesia “La pioggia nel pineto”, che fa tornare a ricordi scolastici e ci si ritrova quasi a sospirare di nostalgia.

Insomma, un romanzo molto ben strutturato che mi ha davvero sorpreso! 😍

TRAMA: Un Circo in penombra. Tanti volti oscurati sugli spalti. Un Occhio di bue che si accende. Un pianoforte che suona sulle note di Debussy. Un Clown e un omarino calvo su un monociclo che entrano. Finalmente lo spettacolo può iniziare!

L’omarino calvo sul monociclo è Gabriele D’Annunzio (il grangiocoliere, il Vate, l’immagnifico), e quello che sta per andare in scena è uno spettacolo molto speciale. È lo spettacolo della sua vita erotica e di tutte le donne (e l’uomo) che hanno avuto un’avventura con lui. Alcuni erano attratti dalla sua fama, altri dalla sua bravura con le parole, quasi nessuno dal suo aspetto.

Mano a mano che i volti sugli spalti si illuminano, si passa dalla serva Aélis, alla pianista Smikra, alla famosissima Eleonora Duse, passando per l’unica Sconosciuta che non gli è caduta ai piedi, per Robert de Montesquiou e per le decine di altre donne che allietavano le notti al Vittoriale… Ce ne sono state davvero tante, così tante da indurre il Clown a chiedersi: “Chi cercavi? Cosa cercavi, attraverso il piacere erotico, con tanta ossessione?”

Buon viaggio nel’Eros 🌹💋, alla prossima! 😘👋

Alisea Z.

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